Quante volte andando in bici ti sarai chiesto:
“Quella che ho, è la sella più adatta alle mie esigenze?”
Se sei tra coloro che non si è mai posta questa domanda, questo articolo potrà essere fonte di curiosità od ispirazione.
Mentre, se sei tra coloro che questa domanda se l’è posta almeno una volta, se non addirittura a tutte le uscite, potrai scoprire alcune cose interessanti.
Partiamo da un concetto base, potremmo assimilare il sellino ad un paio di scarpe. Come non esiste una calzatura che sia universamente valida, anche per la sella vale lo stesso approccio. Soprattutto, come le scarpe anche la sella sì usura con i chilometri e va sostituita.

              

Fino a pochi lustri fa il catalogo dei produttori era relativamente limitato e conseguentemente anche la scelta risultava semplice. Con l’ampliarsi della ricerca e del marketing anche l’offerta si è allargata di molto rendendo le cose parecchio complicate per eseguire una scelta consapevole.

Al giorno d’oggi abbiamo selle dalle forme più diverse, da quelle con lunghezza tradizionale a quelle boost. Da quelle con scarico perineale a quelle senza scarico. Con curvature più o meno complesse sia sul piano sagittale che su quello coronale. Per non parlare dei materiali di supporti e telai fino ad arrivare al più vasto assortimento di imbottiture.

 

Ben inteso che ognuna di queste opzioni è stata sviluppata da ogni singolo produttore per soddisfare le più svariate esigenze è altrettanto evidente che al ciclista medio, che si approccia a questo mondo è richiesto un grado di competenza che non sempre è facile avere e quindi spesso si incorre nell’errore di acquistare una sella che piace al posto di una sella funzionale alle proprie esigenze.

Tenendo presente che quelle che daremo sono le indicazioni riguardanti ogni specifica ma che essendo ogni persona diversa dall’altra con storia sportiva e clinica altrettanto variegata è solo ascoltando ogni singola esigenza che riusciremo a consigliare per il meglio sulla sella più opportuna.

Ricordate anche che, fa meno danni una sella non corretta ma montata bene, rispetto la migliore sella per le vostre esigenze ma montata in maniera non corretta.

Qui nel seguito trovate l’elenco degli argomenti che tratteremo:

  • Sella, un po’ di storia
  • Punto anatomico, sella larga o stretta, lunga o corta
  • Le curvature del piano sagittale e coronale, a cosa servono
  • Con scarico perineale o senza scarico perineale
  • Più o meno imbottita, comoda poltrona o full carbon, quale la scelta migliore


  • Sella, un po’ di storia

La prima antenata della bicicletta nacque nel 1817 dall’idea del Barone Karl von Drais che unì una semplice struttura in legno a delle ruote e la cui progressione era garantita dalla camminata dello stesso barone, come conseguenza la trasmissione come la intendiamo noi oggi non esisteva, e la sella era ispirata dalle selle da cavallo.

Sessantacinque anni dopo, siamo nel 1882, John Boulbee Brooks, realizza quella che è l’antesignana delle selle. Si trattava di un sellino allungato e stretto integrato con un sistema di molle che permetteva di assorbire le vibrazioni.

Passano solo nove anni per la prima evoluzione, all’edizione inaugurale della Bordeaux – Parigi (1891), fa la sua comparsa una sella ancora più affusolata dal peso contenuto, soli 700 grammi, e sorretta da tre molle, il rivestimento era ovviamente in cuoio.

Dobbiamo aspettare il 1910 per il salto qualitativo delle selle (il primo giro di Italia è targato 1909), l’evoluzione della ricerca porta alla realizzazione della Bachelite e anche la lavorazione dell’alluminio inizia a prendere piede, permettendo di ottenere manufatti sempre più performanti e leggeri.

Lungo il corso del 1900 migliorano i materiali di struttura, telaio ed imbottitura ma sostanzialmente la forma della sella non subisce grandi variazioni avendo sostanzialmente una forma affusolata ed allungata.

È solo con il nuovo millennio che si ha una notevole spinta nella ricerca sia dei materiali che sull’ergonomia portando ad un notevole ampliamento dei cataloghi di tutti i produttori.