Ciao, sono Matteo Paracchini, fisioterapista, preparatore atletico e fisioterapista biomeccanico specializzato nella bici e nella corsa.

Sono un amante del mondo ciclistico, nel 2014 ho avuto modo di accompagnare Nico Valsesia alla RAAM(Race Across America) dove ho unito la mia passione per la bici alla mia professione di fisioterapista e preparatore atletico.

Nel 2021 ho iniziato il percorso per diventare un biomeccanico professionista della bici, e abbiamo aperto presso la nostra sede di Fisiovco un laboratorio per il bike fit.

Spesso durante le visite i nostri ciclisti ci riferiscono dolori alla colonna, vediamo di fare il punto dei motivi perché viene.

Anatomia della colonna lombare.

Le vertebre lombari rappresentano la parte finale della nostra colonna. Sono cinque,da L1-L5 e formano la caratteristica curva di questo tratto della colonna definita lordosi lombare.

I muscoli della zona lombare hanno connessioni principalmente con la dorsale e le anche.

Nel ciclismo valutiamo il “core” addominale, che è principalmente responsabile della stabilizzazione di torace e bacino nel movimento.

Quali muscoli costituiscono il core?

I muscoli principali del core sono tutti del pavimento pelvico, il trasverso dell’addome,  il multifido,  gli obliqui interni e esterni, il retto addome, il diaframma e gli erettori spinali e i dorsali.

Apparato nervoso.

Il midollo spinale è un prolungamento anatomico del cervello e permette allo stesso di inviare o ricevere impulsi dalla periferia.

I nervi che escono dalla lombare sono sensitivi e motori, cioè innervano i muscoli della lombare stessa e degli arti inferiori. Ci permettono anche di avere sensazioni tattili, dolorose e di temperatura.

Questo spiega perché quando abbiamo un problema alla lombare, come ad esempio un’ernia che comprime un nervo, il dolore può anche irradiarsi a distanza in distretti come il gluteo, la coscia e la gamba (sciatica).

Biomeccanica del ciclista.

Nel ciclismo, gli arti inferiori durante la pedalata esprimono forze torsionali molto potenti. che hanno un vettore di forza verticale che non si va a sfogarsi sui pedalini, ma sulla colonna e vengono assorbite dal “core” causando affaticamento e infiammazioni.

Durante la pedalata, la schiena, si allinea con il tubo piantone e il reggisella e diviene così il punto di passaggio delle vibrazioni che dalla ruota posteriore passano al telaio, sollecitando i muscoli.

Posizione aerodinamica

In posizione aerodinamica, i muscoli della colonna vanno in trazione e rimangono attivati eletromiograficamente per molto tempo. Tutte queste situazioni possono evolvere in complicazioni dolorose se il nostro stato di salute, il setup della bicicletta e lo stile di guida non sono ottimali.

Bici e mal di schiena: cause

Durante la pedalata i muscoli della schiena sono parecchio sollecitati ma una patologia infiammatoria ai muscoli lombari si può presentare per via di queste ragioni:

  • La bicicletta è troppo grande o troppo piccola(taglia sbagliata)
  • La bicicletta è regolata male
  • Lo stile di guida della bicicletta è errato
  • La muscolatura del ciclista è sottosviluppata

Bicicletta di taglia sbagliata

Le biciclette hanno le taglie, esattamente come le maglie che indossiamo per pedalare.

Se guidiamo una bici della taglia giusta significa che le distanze tra i 6 punti di contatto uomo-bici (le 2 mani sul manubrio, i 2 piedi sui pedali, le 2 tuberosita ischiatiche sulla sella) sono proporzionate a quelle del nostro corpo.

Se la taglia è più piccola o più grande si rischia di assumere posizioni scomode o innaturali o a sforzare oltremodo la muscolatura con la conseguenza di avere problemi fisici, come il mal di schiena.

Errori nella regolazione delle misure della bicicletta

Una volta che siamo certi che la bicicletta è della taglia giusta bisogna capire che sia regolata al meglio, calibrata alle vostre misure corporee.

Visto che ogni ciclista possiede una struttura fisica unica, non replicabile e non perfettamente proporzionata  è fondamentale adattare la bicicletta alle misure e alla struttura del vostro corpo

Per conoscere la struttura fisica del ciclista bisogna svolgere un’attenta valutazione funzionale fisioterapica effettuata da professionisti specializzati e formati come un Fisioterapista biomeccanico professionista del settore.

Stile di guida errato

Se la taglia della bici è corretta ed è regolata ottimamente,  allora  il  mal di schiena potrebbe essere dovuto a sbagli nello stile di guida che possono essere:

a)A volte se si pedala parecchi chilometri in posizione aerodinamica, anche quando non è prettamente necessario, si sovraccaricano i muscoli lombari, che rimangono in tensione oltre il dovuto e possono infiammarsi.

Il nostro consiglio è meglio limitare le posture aggressive e aerodinamiche solo nei momenti necessari.

b) In MTB durante le lunghe discese su terreno scosceso, molti ciclisti rimangono seduti sulla sella come “sacchi di patate”. Facendo cosi tutte le asperità del terreno si trasmettono direttamente dal piantone alla schiena.

In discesa è meglio stare leggermente fuorisella, con le gambe piegate, perché i nostri arti sono dei fantastici ammortizzatori. Inoltre scendendo cosi i muscoli della coscia e del polpaccio non si raffredderanno mentre le vibrazioni delle ruote non si scaricheranno sui muscoli lombari.

c) Ulteriore errore è quello di “ballare” sulla sella, cioè pedalare affondando a destra e sinistra in base al pedale che si trova nel punto morto inferiore.

Questo tipo di pedalata, di norma poco efficace e dispendiosa dal punto di vista metabolico, affatica notevolmente la schiena, perché i muscoli continuano a cambiare posizione e a tendersi a destra e a sinistra, lavorando molto di più del dovuto.

Muscolatura del “core” poco sviluppata

Spesso i ciclisti si concentrano al rafforzamento muscolare solo sugli arti inferiori.

Ma il ciclismo è uno sport globale che interessa tutti i distretti del nostro corpo, se non vengono allenati in maniera sincrona questo può portare a patologie come il mal di schiena.

Per sopportare meglio gli sforzi bisogna sviluppare una muscolatura che resiste alle sollecitazioni e che permette di stare in sella più ore senza complicazioni.

Obiettivo è rafforzare il “core”, cioè l’insieme dei muscoli lombari, addominali e pettorali  che aiutano a risolvere il problema del mal di schiena.

In conclusione:

Presso Fisiovco, il nostro presupposto fondamentale per chi vuole pedalare, sia per principianti che per i più esperti, senza dolore alla schiena, deve partire da una corretta posizione in bicicletta.

Apportando le giuste correzioni alla bicicletta e curare ogni dettaglio per dare la possibilità alla propria struttura fisica di lavorare nel miglior equilibrio.