L’ ecografia (o ecotomografia) è un indagine diagnostica che si caratterizza:

  • per il costo biologico assente, rispetto ad altre, specie le radiazioni ionizzanti;
  • per avere un’alta disponibilità delle apparecchiature, con un costo finanziario nettamente inferiore rispetto alle cosiddette macchine pesanti ( RM e TC);
  • per l’alta definizione,
  • per la possibilità di una valutazione dinamica, con utilizzo inoltre dell’effetto Doppler
  • avendo come fattore negativo la difficoltà di una valutazione panoramica dell’articolazione che si vuole studiare e delle ossa in quanto la base della formazione dell’immagine, si costituisce con onde ultra sonore che non possono attraversare l’aria e quindi le strutture scheletriche;
  • purtroppo è una metodica operatore – dipendente.

L’onda ultra sonora viene generata da un trasduttore, che incluso all’interno della sonda con due forme che vengono utilizzate nella diagnostica, sono:

  • la sonda Convex che utilizza onde ultra sonore costituite da bassa frequenza di mega Hertz per lo studio degli organi addominali;
  • la sonda Lineare con mega Hertz di maggior frequenza, per lo studio delle strutture superficiali ed articolari.

Non entrando nel merito specifico fisico della formazione dell’onda ultra sonora, diciamo semplicemente che le apparecchiature ecografiche, mediante ricostruzione con sistema elettronico dell’onda acustica di “rimbalzo” che ha attraversato la cute, seguendo una cosiddetta scala di grigi permette di differenziare le varie strutture che si vogliono studiare.

Il termine ecogenicita’ si riferisce pertanto alla struttura che noi stiamo studiando e definiamo, secondo la scala di grigi rispettivamente in:

  • Iperecogeno quando l’immagine è di colore bianco;
  • Ecogeno o isoecogeno di colore grigio;
  • Ipoecogena o anecogena dove vi è In massima riflessione di onda acustica, di colore nero, è la dimostrazione della presenza di liquido, quindi di formazione cistica, se circoscritta, o di un processo flogistico all’interno di un tendine o anche di un nervo.

Tale valutazione fa sì che l’operatore dal quale dipende il risultato dell’immagine ottenuta è in grado di dare una corretta valutazione della normalità o dell’eventuale presenza di lesione o di processo infiammatorio.

La valutazione ecotomografica in ambito muscolo-scheletrico, eseguita con sonda lineare, è utile nella valutazione delle conseguenze di traumi che hanno provocato rotture muscolari, ematomi, ernie muscolari, contratture e lesioni ai tendini.

Pertanto l’operatore stesso deve essere in grado di capire quale sia la variazione morfologica della struttura e definirne pertanto l’eventuale patologia.
Nello specifico articolare l’utilizzazione della valutazione dinamica e funzionale permette di mettere in risalto la sede precisa della lesione stessa.

Importante definire un protocollo, che dovrebbe prevedere un indagine ecotomografica da eseguirsi:

  • il prima possibile in corso di evento traumatico recente, o di patologia dolorosa;
  • successivamente la rivalutazione nel corso di terapia sia farmacologica che fisioterapica,
  • in ultimo al termine della terapia dove si ha la conferma della normalizzazione della struttura o degli esiti.

Generalmente le ecografie che si possono eseguire sono:

Ecografie articolari :

  • spalla
  • gomito
  • polso per De Quervain
  • ginocchio
  • cavo popliteo
  • articolazione tibiotarsica per studio dei legamenti
  • tendine d’Achille
  • piede per Morton
  • fascite plantare
  • muscoli in vari distretti.

Ecografie in generale:

  • ghiandole salivari
  • tiroide
  • linfonodi
  • tessuti molli(lipomi, etc, stagnazione linfomi)
  • addome superiore
  • addome inferiore
  • apparato urinario
  • prostata sovrapubica
  • testicolo