Le scarpe possono essere suddivise in base al loro uso:
- da montagna
- da pista
- da strada
oppure a livello commerciale sono classificate in scarpe
- A1
- A2
- A3
- A4
Queste classificazioni dal punto scientifico non sono supportate da studi.
Invece nel 2015 è stato fatto uno studio da 42 esperti di biomeccanica di corsa di 11 paesi diversi, che hanno definito il termine “minimalismo di una scarpa”.
Con questo si intende come scarpa minimalista:
“la scarpa che interferisce nel minor modo possibile con il movimento naturale del piede nudo.”
Gli aspetti che influenzano l’indice di minimalismo sono:
1. Peso
Calcolato con una semplice bilancia.
Ha una scarpa più leggera viene assegnato punteggio più alto.
2. Flessibilità
Questa viene testata sia longitudinale sia torsionale.
Maggiore è la flessibilità, maggiore sarà il punteggio.
3. Altezza da terra del tallone
Viene misurato dal centro di dove appoggia il tallone nella scarpa a parte più inferiore della suola.
Più vi è altezza, minore sarà il punteggio.
4. Drop
Viene definito come l’inclinazione della scarpa, cioè la differenza di altezza tra tallone e punta piede.
Maggiore è la differenza di altezza, minore sarà il punteggio.
5. Sistemi di stabilita e controllo del movimento
Sono considerati tutti quei sistemi di ammortizzazione e controllo tipo anti-supinazione e anti-pronazione presenti in molte scarpe.
Alla minor presenza di questi, maggiore sarà il punteggio.
Avere una scarpa con indice 100 significa minimalismo alto, 0 minimalismo basso.
Spesso utilizzare una scarpa con indice di minimalismo:
– basso può comportare sovraccarichi a ginocchia, anche e colonna;
– alto può comportare sovraccarichi a piedi e caviglie.
La scelta della scarpa deve essere correlata a vari fattori:
– stile di corsa
– tipologia di gare e distanze di corsa
– patologie presenti o passate.
Nella nostra valutazione biomeccanica della corsa sapere l’indice di minimalismo della scarpa che il paziente-atleta utilizza è fondamentale.
Ci serve per capire l’effetto che la scarpa ha nella biomeccanica di corsa dell’atleta, con l’obiettivo di:
– modificarne la tecnica di corsa;
– modificare e consigliare la scarpa più adatta, scegliendo quella più idonea alla loro situazione clinica o più adatta al loro stile di corsa;
– prevenire gli infortuni legati allo stile di corsa errato o ad una calzatura inadeguata.
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